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Seminario SIOI – ELEC Italia sui rapporti tra UE e MERCOSUR

SIOI-ELEC Italia

I rapporti tra Unione Europea e Mercosur: commercio, trattori e politica 

Seminario organizzato dalla European League for Economic Cooperation – Italia e dalla Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale

Mercoledì 15 maggio 2024, ore 15.00 | Modalità ibrida

 

Coordinatore: Sergio Arzeni, INSME e ELEC – Italia

Il corto circuito che si è di recente determinato tra le proteste degli agricoltori e la negoziazione dell’accordo commerciale tra UE e Mercosur è emblematico delle difficoltà che si incontrano nei processi di integrazione e di liberalizzazione europea nella fase attuale di globalizzazione contesa in cui ci troviamo. L’apertura del mercato europeo ai prodotti agricoli dell’Ucraina per aiutare questo paese nello sforzo bellico ha suscitato una rivolta degli agricoltori polacchi, che ha portato alla chiusura temporanea della frontiera fra i due paesi, e si è estesa a tutta Europa scatenando il fenomeno dei trattori.

Il presidente francese Macron, fra le misure prese per calmare gli agricoltori francesi, ha chiesto e ottenuto il blocco della firma dell’accordo commerciale EU-Mercosur che era stato laboriosamente negoziato per 25 anni e che aveva come obiettivo politico strategico anche quello di offrire ai 4 paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) un’alternativa economica e commerciale alla Cina e agli Stati Uniti. Essenzialmente l’accordo aumenta l’import agricolo dal Mercosur verso l’Europa e accresce l’export europeo di automobili, macchinari, prodotti chimici e farmaceutici verso i paesi del Mercosur.

Le obiezioni riguardano il rischio di un aumento della deforestazione in Amazzonia per il possibile aumento degli allevamenti e delle coltivazioni da esportare utilizzando sostanze proibite in Europa. Il 90 per cento delle 300 mila tonnellate di carne bovina che l’UE importa annualmente viene soprattutto da Brasile, Argentina e Uruguay. I produttori europei di carne sostengono che il costo medio di produzione di un chilo di carne è più alto dei concorrenti sudamericani per ben 2,4 euro e vogliono essere compensati o protetti.

Allo stato attuale la bilancia commerciale fra UE e Mercosur non registra nessuno squilibrio essendo sostanzialmente in equilibrio con 45 miliardi di euro che l’UE esporta verso i 4 paesi sudamericani e 43 miliardi che il Mercosur esporta verso l’UE. In base ai termini dell’accordo il 93% delle tariffe d’ingresso nell’UE per i prodotti Mercosur sarà eliminato mentre per il rimanente 7% si ricorrerà ad un “trattamento preferenziale”.

In cambio l’UE avrà maggiore accesso per il proprio export, soprattutto auto, che oggi sopporta tariffe del 35%, con la rimozione del 91% delle tariffe applicate alle importazioni dall’Europa e avrà facilitazioni negli appalti pubblici e per gli investimenti nell’area.

Il trattato prevede inoltre una panoplia di altri aspetti secondari, ma non insignificanti che riguardano labour standards, ambiente, proprietà intellettuale, diritti umani ecc. Otto anni fa il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, ha dato un forte impulso a questo accordo in cui vedeva la possibilità di rispondere al risorgente protezionismo con un quadro di regole per sviluppare il commercio internazionale che è vitale per l’UE che è la maggiore potenza commerciale del pianeta.

Alessandro De Nicola in un articolo su “La Repubblica” ha parlato di “atto di masochismo” la mancata firma di questo accordo mettendo in risalto come gli altri FTA (Free Trade Agreement) sottoscritti dall’UE negli ultimi anni abbiano prodotto benefici per ambedue i contraenti in una logica “win-win” come nei casi del Giappone, della Corea del Sud, di Singapore, del Vietnam e del Canada. De Nicola ricorda come “dopo il primo anno dall’entrata in vigore (nel 2019) del trattato con il Giappone, l’export verso il Sol Levante è subito aumentato del 6,6% e l’import del 5,6%, mentre sono state eliminate le tariffe doganali sul 94% dei prodotti europei. Tutto questo in un contesto del commercio internazionale in cui il livello di interdipendenza economica fra paesi è oggi molto elevato con il rapporto del commercio globale rispetto al PIL è del 60 per cento oggi rispetto al 24 per cento 30 anni fa.

Gita Gopinath, Vice-direttore del Fondo Monetario Internazionale, ha recentemente scritto che nel solo anno 2023 sono state imposte circa 3000 misure di restrizione del commercio, tre volte di più di quelle del 2019 e giustamente che il costo della frammentazione del commercio internazionale può costare molto caro e soprattutto diminuirà gli “efficiency gains” derivanti dalla specializzazione fra i paesi, abbasserà le economie di scala, ridurrà la concorrenza e gli investimenti diretti transfrontalieri.

Gli effetti di questa frammentazione avranno effetti negativi per le prospettive di crescita e sviluppo del pianeta. Per questo gli accordi di libero scambio sono così importanti.

Obiettivi e struttura del Seminario

Il Seminario intende discutere di questi temi cercando da un lato di evidenziare i benefici delle liberalizzazioni commerciali per l’Europa e i suoi partner, ma dall’altro di discutere le necessarie misure di compensazione e transizione che aiutino i “losers” a riconvertire le strutture produttive e ridefinire la divisione internazionale del lavoro superando le resistenze e i rischi che l’integrazione commerciale e produttiva determina.

Introduzione ai lavori:

– Prof. Sergio Arzeni, Presidente INSME, Board ELEC Italia e Coordinatore del Seminario

– Prof. Paolo Garonna, Presidente, ELEC (European League for Economic Cooperation) Italia

– Ambasciatore Riccardo Sessa, Presidente SIOI (Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale)

Relazioni: 

–   Carmine Soprano, Economista, Docente SIOI, Consulente di Organismi Internazionali

MERCOSUR, Unione Europea e Accordi di libero scambio: opportunità, criticità e prospettive

–  Andrea Segré, Professore di politica agraria internazionale e comparata, Università di Bologna

Trattori, detrattori e commercio agroalimentare: a che punto siamo?

–  Giorgio Malfatti di Monte Tretto, Ambasciatore, già Segretario Generale IILA, Istituto Italo-Latino Americano

   L’accordo EU-Mercosur nel contesto dell’attuale situazione economica e politica dell’America latina.

Commenti:

–   Laura Carpini, Direttrice Centrale per i paesi dell’America Latina e dei Caraibi, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

–   Marco Ricceri, Segretario Generale, EURISPES

–    Sergio Vento, Ambasciatore, analista geopolitico

 

Conclusioni: Prof. Sergio Arzeni, Prof. Paolo Garonna e Amb. Riccardo Sessa

 

Per informazioni e adesioni: relazioniesterne@sioi.org

Data

15 Mag 2024
Expired!

Organizzatore

SIOI
Telefono
+39 066920781
Email
sioi@sioi.org
Sito web
https://www.sioi.org/