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La nostra storia

Il 2024 segna l’ottantesimo anniversario della fondazione della SIOI, avvenuta a Roma il 4 ottobre del 1944. Questo anniversario riveste un significato particolare, poiché riflette non solo il glorioso passato, ma anche l’impegno continuo della SIOI nel presente e nel futuro, nel diffondere i propri valori alle nuove generazioni.
La SIOI, in continuità con la sua storia, ed in linea con le finalità statutarie, si impegna ad essere presente e ad incrementare le attività nei tre settori: ricerca ed analisi nelle diverse aree di interesse geopolitico, geoeconomico e geostrategico; organizzazione di tavole rotonde, seminari, conferenze e workshop su tematiche di rilevanza globale; alta formazione volta a favorire l’inserimento nelle carriere con rilevanza internazionale.
La storia della SIOI affonda le sue radici in un periodo cruciale della storia italiana e mondiale. La Società, fondata in un’epoca segnata dalla devastazione della Seconda Guerra Mondiale, ha favorito, attraverso una serie di iniziative, l’adesione Italiana ai principali Organismi Internazionali, quali la NATO, il Consiglio d’Europa, le Nazioni Unite e la Comunità Europea.
Alcide De Gasperi, Ministro degli Esteri nel II Governo Bonomi, nel dicembre 1944, intuì l’apporto che la SIOI avrebbe potuto assicurare al Governo italiano nel suo ritorno sulla scena internazionale negli anni difficili della transizione postbellica. Convinto che l’Italia democratica avrebbe ricevuto la sua piena legittimazione internazionale con l’ammissione alle Nazioni Unite, volle che la SIOI presentasse la propria candidatura alla costituenda Federazione Mondiale delle Associazioni per le Nazioni Unite – la World Federation of the United Nations Associations (FMANU – WFUNA). Nel 1946 la SIOI entrò quindi nella WFUNA anticipando e favorendo l’adesione italiana alle Nazioni Unite.
La prima seduta dell’Assemblea costitutiva della Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale si aprì il 4 ottobre 1944. La presidenza fu offerta a Dionisio Anzilotti, maestro degli internazionalisti italiani, già Presidente della Corte dell’Aja. Tra i soci della prima ora figuravano personalità quali: Benedetto Croce, Vittorio Emanuele Orlando, Carlo Sforza e Vincenzo Arangio Ruiz.
I “padri fondatori” individuarono tra le finalità della Società il supporto alla diplomazia italiana tramite la preparazione della documentazione utile alle trattative di pace e l’istituzione del corso di preparazione per l’accesso alla carriera diplomatica, nonché la produzione di studi e ricerche su tematiche di carattere internazionale.
La SIOI ha accolto e collaborato con alcune tra le più illustri personalità istituzionali, diplomatiche ed accademiche, divenendo un punto di riferimento nel panorama italiano ed internazionale. La sua sede, Palazzetto di Venezia, è stata e continua ad essere, testimone di incontri storici e profondi momenti di riflessione. Si ricorda, tra i tanti, la celebrazione dell’ingresso dell’Italia alle Nazioni Unite con Giovanni Gronchi, Giovanni Leone ed Enrico De Nicola. La visita del ministro degli Esteri israeliano Abba Eban durante la guerra dei sei giorni e quelle di due Segretari Generali dell’ONU: U Thant nel 1963 e Kurt Waldheim nel 1972.
Oggi, l’eredità di questi innumerevoli anni di storia continua a guidare le attività della SIOI. In particolare, nel contesto degli eventi celebrativi dell’ottantesimo anniversario, la SIOI pone al centro delle sue attività la ricerca e l’analisi nei principali settori della politica internazionale.

    Alcide De Gasperi, Ministro degli Esteri nel secondo Governo Bonomi nel dicembre 1944 intuì l’apporto che una istituzione come la SIOI avrebbe potuto assicurare al Governo Italiano nel ritorno sulla scena internazionale negli anni difficili della transizione post-bellica. Convinto che l’Italia democratica avrebbe ricevuto la sua piena legittimazione internazionale con l’ammissione alle Nazioni Unite, volle che la SIOI presentasse la sua candidatura alla costituenda Federazione Mondiale delle Associazioni delle Nazioni Unite – la WFUNA. Il 4 marzo del 1946 egli indirizza la seguente lettera al Presidente della Società Dionisio Anzilotti. 
     
    SIOI (Tratto dal libro” I 60 anni della SIOI Cronache e Memorie”, marzo 2005)