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SIOI – Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale

Associazione italiana per le Nazioni Unite (SIOI UNA Italy)

La SIOI, Ente morale a carattere internazionalistico (riconosciuto con D.P.R. del 27/12/1948 n. 1700), opera dal 1944 e ha come finalità istituzionale la formazione internazionale, l’informazione e la ricerca sui temi dell’organizzazione e della cooperazione internazionale, dello sviluppo delle relazioni internazionali e dell’integrazione europea.

La SIOI svolge la sua attività nella Sede centrale di Palazzetto di Venezia a Roma e attraverso le sue Sezioni: Lombardia a Milano e Piemonte – Valle d’Aosta a Torino, nonché mediante i gruppi del Movimento Studentesco – MSOI (Gorizia, Milano, Napoli, Roma, Torino).

Si sono succeduti alla presidenza della SIOI illustri personalità del mondo accademico e diplomatico che hanno contribuito allo sviluppo di uno spirito internazionale e alla diffusione degli ideali di libertà e democrazia della Comunità Internazionale.

Prof. Dionisio Anzilotti (1944-1947)

Amb. Nicolò Carandini (1947-1962)

Prof.Luigi Einaudi (1947-1962) – Presidente Onorario

Prof. Roberto Ago (1962-1992)

On. Giuseppe Saragat (1962-1975) – Presidente Onorario

Amb. Umberto La Rocca (1993-2011)

Avv. Franco Frattini (2012-2022)

On. Giorgio Napolitano (2012-2023) – Presidente Onorario

Amb. Riccardo Sessa (2023)


Origini e fini statutari

La Società Italiana per la Organizzazione Internazionale (SIOI) fu fondata a Roma il 4 ottobre 1944 su iniziativa di un gruppo di eminenti personalità del mondo della cultura e della politica, ispirate dal comune ideale, solennemente enunciato nell’art. 1 dello Statuto della Società, “di promuovere la conoscenza dei problemi della politica internazionale allo scopo di contribuire all’instaurazione di un giusto e pacifico assetto della comunità internazionale, al progresso dell’unificazione europea e alla diffusione della conoscenza e della tutela dei diritti umani”.
L’attività della Società, fondata allorché l’Italia era ancora divisa dalla guerra, venne sostenuta ed incoraggiata dal Governo italiano ed il Ministro degli Esteri De Gasperi ne propose la pronta adesione alla Federazione Mondiale delle Associazioni per le Nazioni Unite (W.F.U.N.A.), che allora si stava costituendo. Non essendo l’Italia ancora membro dell’ONU, la SIOI veniva a rappresentare così un primo collegamento italiano con l’Organizzazione mondiale. Fin dalla fondazione, la SIOI stabilì la sua sede nel prestigioso Palazzetto di Venezia che da allora è stato simbolo delle sue attività e parte del panorama culturale della capitale italiana. Per il raggiungimento delle sue finalità – secondo l’art. 2 dello Statuto – la SIOI: (a) promuove e provvede alla pubblicazione di studi su problemi politici, giuridici, economici e sociali della comunità internazionale, in vista di una efficiente e stabile organizzazione della pace; (b)provvede, anche con pubblicazioni periodiche, alla documentazione ed alla discussione delle attività delle organizzazioni internazionali, cura la diffusione in Italia delle correnti di pensiero e dei punti di vista, ufficiali e privati, che si manifestino nelle altre Nazioni riguardo ai problemi internazionali, fa conoscere all’estero il più largamente possibile i contributi del pensiero italiano in materia; (c) organizza convegni, seminari, conferenze e pubbliche discussioni per favorire la conoscenza dei problemi internazionali e diffondere nella pubblica opinione gli ideali e gli obiettivi dell’organizzazione internazionale e del processo di integrazione europea; (d) promuove la formazione e l’aggiornamento professionale di quanti – in particolare i giovani, – italiani e stranieri – operano e aspirano a operare nei diversi campi dell’attività internazionale; (e) predispone e realizza programmi di studi e ricerche e cura, anche con l’assegnazione di premi, borse di studio e sussidi, la ricerca scientifica e l’approfondimento della conoscenza nel campo dell’organizzazione internazionale da parte di studiosi e giovani italiani e stranieri; (f) presta agli enti pubblici e privati competenti per le relazioni internazionali il proprio contributo di consulenza, studio e documentazione; (g) collabora con organizzazioni nazionali, estere ed internazionali, aventi fini analoghi, e partecipa a federazioni, comitati ed altri enti associativi a carattere internazionale.